martedì 12 novembre 2013

il primo MUSEO STRADALE


Trasformare lo spazio pubblico in spazio artistico, lo spazio individuale in spazio collettivo, lo spazio marginale in spazio centrale.

Fare delle vie cittadine una galleria aperta ad ogni ora, liberando al contempo  dall’ossessione dell’acquisto e dalla sua persecuzione visiva e mentale. 
  
Provocare con i colori e le espressioni della differenza, l’irritazione della continua irruenza dei messaggi pubblicitari, la loro insignificante preponderanza sul bello e sulla forza dell’unicità.

Sostituire l’arte di spesso ignoti pensieri, alla pubblicità, come liberazione temporanea, come atto d’amore nei confronti della città, come improvvisa esortazione ad essere completi e a vivere in un ambiente ancora capace di accoglienza, fatto di segni umani, di tentativi, di ponti tra sensibilità diverse e di passaggio, di segni che non hanno niente da vendere se non la loro presenza. 

Un manifesto per dire di esserci.